Chi lo dice che con le polizze a consumo non si risparmia?
Non sono recenti, ma da subito sono state soppiantate da quelle che funzionano anche grazie al GPS, che rappresentano attualmente la nuova frontiera delle offerte tariffarie rc auto. Nonostante i problemi correlati che continuano ad essere fonte di discussione, tra cui il rischio di infrangere la privacy degli automobilisti attraverso il controllo satellitare.
Le attuali polizze con rilevatore satellitari, non sembrano essere così competitive rispetto a quello che promettevano, anche se offrono alcuni servizi importanti come l’antifurto satellitare, l’invio immediato di soccorsi in caso di incidente etc. Le polizze a consumo invece, purchè non si superi la soglia dei 5.000 km annui, sono convenienti. Esse funzionano grazie ad un rilevatore gps che effettua la misurazione dei km effettuati.
Generalmente i contratti a consumo funzionano attraverso una normale formula bonus-malus e prevedono in linea di massima, il pagamento di una quota fissa ed una variabile in base ai consumi. In definitiva tali polizze sono convenienti solo per chi utilizza l’auto per brevi tragitti.
Una recente ricerca effettuata dalla rivista “Altroconsumo” ha messo in luce la differenza tariffaria sia di polizze con tariffa a scatola nera che a chilometraggio, con una percorrenza annua di circa 5.000 km, ecco il risultato:
Il sondaggio è stato effettuato su tre persone tutti appartenenti alla prima classe di merito, ma in questo caso ne teniamo in considerazione solo uno. Uomo di 40 anni che condivide la guida con la moglie ed è in classe di rischio 1 da 5 anni, con formula guida esperta. Dalla ricerca è uscito fuori che le polizze a consumo risultano quasi per ogni caso, le più convenienti rispetto a quelle con l’utilizzo della scatola nera.