Gli attesi saldi estivi, in vigore in tutta Italia già dal 6 luglio, rappresentano senza dubbio l’unica possibilità di ripresa commerciale del settore, ma anche l’unica possibilità che i procacciatori d’affari hanno per rifarsi il guardaroba. Anche se la spesa procapite non supererà i 70 euro , secondo le ultime stime del Codacons, solo un italiano su due potrà permettersi di fare acquisti durante gli sconti di fine stagione.
La corsa ad ostacoli per raggiungere il traguardo dell’acquisto conveniente è quindi partita, ma come sempre accade quando cominciano i saldi, bisogna stare attenti alle truffe, o meglio alle fregature. Ecco alcuni importanti consigli su come non farsi raggirare durante i saldi:
- Prima di acquistare, bisogna avere le idee chiare su cosa acquistare, in questo modo non si correrà il rischio di comprare un capo o un paio di scarpe che non userete mai. Oltretutto bisogna valutate la qualità dell’articolo attraverso l’etichetta che descrive la composizione: le fibre naturali ad esempio costano di più di quelle sintetiche.
- Conservate sempre lo scontrino: va smentita la leggenda che i capi in svendita non si possono cambiare. Quando si acquista un capo che si scopre poi difettoso, il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo anche se dichiara esplicitamente che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile perché il prodotto è terminato, avete allora diritto alla restituzione dei soldi, non ad un buono. Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.
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Diffidate dei super sconti altre al 50%, infatti molto spesso nascondono merce non proprio nuova; oppure dei prezzi vecchi falsati, cioè si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto, per verificare questo basta controllare il cartellino originale.
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Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica in chiaro il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Inoltre il prezzo deve sempre essere esposto in modo chiaro e ben leggibile. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
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È rimesso alla discrezionalità del negoziante di poter effettuare la prova dei capi: non c’è l’obbligo.
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Nel caso in cui si pensa di aver preso una Fregatura, rivolgetevi al Codacons.