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Aprire una PMI in Cina

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La globalizzazione,  sta spingendo nel bene o nel male molte piccole e medie aziende a trovare nuovi sbocchi logistici sui mercati esteri.

La Cina rappresenta per l’Italia un mercato irrinunciabile.  Tra i settori aziendali italiani che più hanno attecchito in Cina il settore tessile, i componenti per l’elettronica, i piccoli elettrodomestici, il settore dell’automotive e la minuteria di ferramenta.
Le cose da sapere però, per aprire una piccola impresa in questo paese sono moltissime, dalle  leggi, alla diplomazia fino ad arrivare alla conoscenza della cultura cinese.

Qui di seguito un breve prontuario da consultare se state pensando alla Cina come nuovo terreno fertile per la vostra azienda.

  • Indispensabile affidarsi ad un’agenzia che si occupi di servizi di traduzione magari specializzata nel campo economico e legale per non lasciare spazio a dubbi o fraintendimenti.
  • Entrare in contatto con altri piccoli imprenditori già ambientati in Cina, chiedendo loro consiglio.
  • Il popolo cinese è preciso, meticoloso e diffidente. Non improvvisata e definite con chiarezza ciò che andrete a vendere, produrre od esportare in Cina.
  • La Cina è immensa, con una molteplicità di etnie ognuna caratterizzata da differenti usi e costumi. Decidete quindi l’area esatta in cui impiantare il vostro business e ricordate sempre che voi siete “ospite”.
  • Attraverso il consolato italiano mettetevi in contatto con quella cinese in modo da conoscere con estrema precisione tutti i documenti burocratici da preparare e compilare.
  • Recatevi sul luogo personalmente,per conoscere e farvi presentare a futuri collaboratori, affidatevi a gente preparata e già inserita, evitate gli amici degli amici…
  • Oltre all’agenzia di traduzione già citata, bisogna avvalersi di un buon legale in diritto internazionale con specifiche nell’ambito Cinese, allo scopo di dichiarare e difendere eventuali diritti, brevetti e marchi.
  • La fretta non è una prerogativa degli orientali , il tempo è relativo, non sono abituati ai nostri ritmi e contrattare è un’esigenza fondamentale oltre che un gesto di cortesia molto apprezzato.
  • Tra le doti più apprezzate dell’imprenditore italiano in Cina: la calma, la pacatezza, un lessico fluido, scorrevole e altamente rispettoso.
  • La Comunità Europea mette a disposizione degli imprenditori, locali e personale atti alle trattative con i Paesi Orientali, è più che opportuno consultarli.

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